mercoledì 27 settembre 2017

Che fine faremo?

Il nostro movimento sta sprofondando negli abissi. Chi ama il nostro sport non può non soffrire, memore di quello che abbiamo vissuto in passato e vedendo piccole nazionali come Lettonia e Slovenia sorpassarci inequivocabilmente.
Fa male vedere pochissimi spettatori alla finale di Supercoppa, comunque primo trofeo in palio della stagione. A posteriori siamo a discutere sulla scelta della location, mentre in Spagna, dove esiste un movimento vero e solido, hanno superato gli 11.000 biglietti staccati a giornata. Per essere precisi si giocava a Gran Canaria  sicuramente non fra i luoghi piu' comodi da raggingere, non Madrid o Barcellona.
Per curare il grande malato, secondo noi, sono cinque i punti focali su cui lavorare
La scuola
Le strutture
I dirigenti sportivi
Gli allenatori
La nostra conformazione fisica
Preso atto che per quest'ultimo punto ben poco possiamo fare, se non fare accoppiare persone fisicamente prestanti ed atletiche, un po come fanno in Cina ed in Russia, forse c'e' da chiedersi perche' i ragazzoni italiani preferiscono giocare dietro ad una rete.
Magari perche' la Fipav e' riuscita a dare continuita' ad un movimento costantemente al top mondiale, e soprattutto visibilita' continua sui media.
Su questo piano anche il Rugby puo' insegnarci qualcosa, e stiamo parlando di uno sport dove non si e' mai vinto niente a livello internazionale, in cui pero' si sono cavalcati in modo egregio i personaggi carismatici che nel tempo hanno indossato la maglia azzurra.
Inoltre e' chiaro che nel basket odierno bisogna lavorare, e anche tanto sul fisico, senza accontentarsi di quello che madre natura ti regala.

....passiamo agli altri 4 punti
La scuola, secondo noi il punto focale.
In Europa abbiamo casi di nazioni dove si mette la scuola al centro dei programmi sportivi
In Francia, testimonianza raccolta personalmente in occasione degli europei di lille 2015, l'allenatore del Nancy, pro A francese, nel contratto con la sua società ha l'obbligo di svolgere 16 ore di insegnamento di basket nelle scuole della città. 
In Slovenia fanno psicomotricità, seriamente, dal secondo anno di asilo fino alla fine della nostra terza media
Da noi? Praticamente eliminati i giochi della gioventù. Ginnastica fatta in classe con l'insegnante di geografia.
Le ore di educazione fisica usate x recuperare i compiti o prepararsi per la materia successiva
Proccupante questo studio pubblicato recentemente: verso il grado zero delle capacita' motorie.
Le strutture..
Abito in una città di 50000 anime. C'è un canestro, di fianco all'ingresso della tangenziale, è senza retina e il ferro traballa. Nonostante tutto d'estate c'è la fila come all'Esselunga il sabato pomeriggio
Quest'estate, grazie ad una iniziativa privata, hanno montato un campo di tre vs tre, in piazza sotto il municipio. Un successo incredibile. 
Lo scorso anno la giunta ha destinato una somma ingente per ristrutturare la scala liberty della stazione, sita in una zona disagiata. Vorrei mostrare le foto di come è ridotta
Una citta' come Milano in questo momento non ha un proprio palazzetto dello sport degno di questo nome e la ricostruzione del Palalido e' seconda solo alla Fabbrica del Duomo.
In Italia sono solo quattro le strutture con capienza superiore ai 10.000 posti, escluso Torino tutti con piu' di venti anni sulle spalle.
Le ultime finali scudetto si sono giocate in strutture piu' simili a palestre che palazzetti (Trento capienza 4.000 e Mestre 3500 persone).
I dirigenti e gli allenatori
Se ne fregano delle giovanili, anche a causa di regole assurde che non premiano in alcun modo chi punta realmente sul settore giovanile. 
Incide sicuramente la mancanza di pecunia per cui stanno scomparendo i grandi vivai e ci si affida sempre piu' alle piccole societa'. 
Oltretutto anche dove esistevano le eccellenze, arriva il Gerasimenko di turno a far piazza pulita di quanto di buono creato nel tempo.
L'ultima moda è di chiedere agli allenatori, delle rispettive squadre, di puntare su un solo elemento, massimo due, per ogni gruppo. 
Così da destinare forze ed attenzioni sul prospetto, magari a 12 13 anni
Quindi cassare 10-12 elementi che pagano la stessa quota, e vengono trattati in modo diverso.
Ho fatto il dirigente accompagnatore ed ho trovato in linea di massima allenatori molto preparati, tecnicamente. Dal punto di vista umano hanno difficoltà notevoli.
Uno di loro, poi, ad un gruppo di tredicenni, ha candidamente detto "rassegnatevi, solo tizio e Caio arriveranno a un buon livello, forse. Gli altri sono scarsi e quest'anno faranno i valletti ai primi due." Tutto questo in un gruppo eccellenza. Risultato? Tre valletti hanno cambiato squadra seduta stante e a distanza di tre anni giocano ad un discreto livello da protagonisti

P.

domenica 24 settembre 2017

Finale di Supercoppa: Le pagelle

Le nostre pagelle su Milano - Venezia finale di Supercoppa

Theodore 8, partita da anni 90. Con uno così dura perdere una partita in Italia, primi due quarti al limite dell'illuminazione divina. Fa seguire i fatti ai proclami social: Leader 29 punti (senza tirare una tripla) 7 rimbalzi 5 assist 10 falli subiti what else...
Goudlouck 6,5 prende in mano la squadra con 7 punti in fila nel momento di difficoltà....facciamo 7,5 se consideriamo lo stato fisico. Presente quando e' contato: Killer
Micov 6 parte bene poi si spegne con tre palle perse in attacco. Soffre un po' in difesa e riappare a tratti. Presente comunque: Silenzioso
Mbaye 7 primo tempo da schiaffi perché non scivola in difesa e fa 3 falli, nel secondo tempo entra il fratello buono ....rimbalzi punti assist difesa: Giano
Gudaitis 6,5 primo tempo da dominatore. Nel finale presenza in area. Calcolando che e' a Milano da una settimana ed a causa dell'infortunio del Cuso l'unico vero pivot in campo: Largo ai giovani
Cincia 5,5 insicuro. Deve ritrovarsi, vista l'assenza di Mantas sara' determinante per non avere Theodore in casa di cura a novembre. Sperduto
Bertans 6 difende bene, mette una tripla, e poi scompare. Pianigiani gli preferisce il Mini Mamba nei momenti decisivi: Si puo' dare di piu'
Jefferson 5. Vero buco in difesa, falloso non incide in attacco. Alla sua seconda prova da pivot fallisce ancora.All'Olimpia non vogliamo vedere atteggiamenti così: Spaesato
Cusin s.v., parte attaccando il ferro e Watt lo stende: Game Over
Fontecchio 4,5 due minuti in campo bastano a chiarire le idee al Coach: Pancato
Pianigiani 7, porta a casa la Supercoppa con una squadra rappezzata.

Finale di Supercoppa - Milano riparte con un trofeo

A Forli' e' in palio il primo trofeo della stagione, a contenderselo i campioni d'Italia di Venezia e la nuova Olimpia Milano guidata da Simone Pianigiani.
Nel pre partita notizie non positive per i biancorossi a causa di un attacco influenzale che ha colpito nella notte il Mini Mamba Goudelock, comunque schierato in quintetto.
Anche oggi come gia' il giorno precedente palazzetto semi vuoto a testimoniare lo scarso appeal della location per questo tipo di manifestazione. 

Starting Five:
Milano: Theodore, Goudelock, Micov, M'Baye, Cusin.
Venezia: Haynes, Johnson, Bramos, Orelik, Watt

Primo Quarto: 26 - 17
La partita inizia con Venezia che gioca il suo solito tiro al bersaglio da tre punti, mentre fatica in difesa commettendo tre falli in sessanta secondi.
Theodore battezza la difesa di Haynes due volte andando a cercare il ferro. E' poi Gudaitis, che porta a scuola un paio di volte Watt.
In modo silenzioso entra in partita anche Micov segnandone sei.
Rivedibili, in questo parziale, le difese sui lunghi rollanti.
Sempre piu' evidente la leadership di Theodore, mentre Goudelock assolutamente fuori dai giochi per le condizioni fisiche non perfette.

Secondo Quarto: 40 - 39 (parziale 14 - 22)
I difensori veneziani continuano a vedere solo la targa di Theodore, che poi passa alla modalita' campetto con un arcobaleno ed un assist per il Cincia (8 punti + 1 assist in tre minuti nel quarto)
Sono Bramos e lo spigolosissimo Peric a tenere Venezia in scia, aiutati da una serie di palle perse dei milanesi (tre falli in attacco).
Da segnalare Jefferson ed M'Baye pessimi in difesa, con troppi falli inutili.
Spento Theodore i biancorossi non sono riusciti a produrre praticamente nulla salvo un triplone da casa sua del Mini Mamba, unico suo segnale di vita fino a questo punto.
Il game plan prevede sicuramente l'attacco costante all'area visti i soli 6 tentativi da tre in meta' partita, mentre Venezia cavalca la filosofia opposta con la meta' dei tiri presi dalla lunga.
 
Terzo Quarto: 58 - 55 (parziale 18 - 16)
Gli arbitri concedono qualche contatto di troppo vicino al ferro, mandando a nozze su questo tipo di situazione Peric e Biligha. Si fa sempre piu' dura per l'attacco milanese, sono i soliti Theodore e Gudaitis a provarci.
L'attacco di Venezia si chiama solo ed unicamente Bramos.
Arriva qualche segnale di vita da M'Baye, mentre Jefferson continua ad essere completamente fuori partita e Goudelock e' chiaramente impresentabile.

Theodore chiude il quarto a 27 punti, e Milano rimane in vantaggio.

Quarto Quarto: 82 - 77 (parziale 24 - 22)
Entra nel supporting cast M'Baye con due buone giocate, mentre gli orogranata continuano a colpire il centro dell'area sul roll dei lunghi.
Dopo 37 minuti di gioco Venezia arriva al pareggio.
Difficile da capire la scelta del coach di avere Goudelock in campo anziche' Bertains, comunque ripagata immediatamente con sette punti.
Torna a farsi sentire il peso di Gudaitis sotto le plance, e ricaccia indietro gli avversari.
Johnson prova e riportare sotto Venezia con una tripla, gli risponde immediatamente M'Baye.
Si entra negli ultimi due minuti con Milano sul piu' sei.
Una persa scellerata di Theodore consente due facili a Venezia a sessanta secondi dal termine, ci pensa Goudelock a ristabilire le distanze con una penetrazione a centro area.
Segue fallo stupido di Amath su una tripla di Jenkins che non sbaglia dalla lunetta, e' uno solo il possesso di vantaggio per Milano.
Theodore congela la palla fino al fallo di Ress che lo manda in lunetta a 19" dalla fine, 2/2.

Mvp: Jordan Theodore  29 punti (senza tirare una tripla) 7 rimbalzi 5 assist 10 falli subiti, il leader dichiarato ha mantenuto le promesse.




 



 






sabato 23 settembre 2017

Supercoppa, Buona la Prima

In un palazzetto semi vuoto, si torna in campo per la prima partita ufficiale della stagione, ad affrontarsi Olimpia Milano - Aquila Trento semifinale di Supercoppa. 
Starting Five:
Milano: Theodore, Goudelock, Micov, M'Baye, Cusin.
Trento: Guitierrez, Sutton, Shields, Gomez, Behanan

Le prime scelte per coach Pianigiani dicono che vanno a sedersi in tribuna Kaleb, Mantas e Zoran.
Quintetto completamente nuovo per i biancorossi, conseguenza della rivoluzione a seguito della stagione precedente piu' che fallimentare, ad affrontare la bestia nera dell'Olimpia delle ultime stagioni.
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Primo Quarto: 20 - 13
Partenza lenta per entrambe le squadre, con attacchi non particolarmente brillanti. Primo segnale di vita Olimpia con Theodore che si butta a terra per recuperare una mezza palla persa e servire un assist per la tripla del MiniMamba.
Theodore dimostra un paio di volte la sua propensione ad attaccare il ferro, saltando l'avversario diretto sul primo passo.
A conferma che il gioco di  Pianigiani non prevede la loro partecipazione in attacco, 0 tiri presi dai lunghi milanesi, per ora tutto in mano a Goudelock e JT, con la partecipazione attiva di Vlado Micov.
Da segnalare sei palle perse per Trento, e percentuali ai liberi non eccelse.

Secondo Quarto: 39 - 27 (parziale 19 -14)
Dairis Bertans si presenta ai suoi tifosi con una tripla dall'angolo, ed arrivano i primi due punti di un lungo su azione con Gudaitis.
Un 6-0 con canestri facili di Trento costringe Pianigiani a chiamare time out e richiamare i suoi a maggior attenzione in difesa, ma senza grandi risultati visto l'halley hoop per Behanan all'azione successiva. Conseguente fine dell'avventura in campo per Abass e Cinciarini.
Sono i soliti due a riportare il vantaggio di Miano in doppia cifra, con l'Olimpia che viaggia comunque a basso numero di giri.
Goudelock 17 - Theodore 7 + 3 + 3 Gudaitis 5 rimbalzi.

Terzo Quarto: 59 - 44 (parziale 20 - 17)
Ennesima partenza pigra per Milano e 6-0 per l'Aquila, e Pianigiani costretto al time out.
Cambia il gioco d'attacco dell'Olimpia andando a cercare con maggior continuita' M'Baye che purtroppo commette tre falli in pochi minuti.
Sutton e Shields che cercano di tenere Trento in partita con la grinta gia' vista lo scorso campionato.
Dopo 17 minuti arriva il primo rimbalzo offensivo di Milano.
Il quarto si chiude con Bertains sugli scudi senza errori al tiro e doppia cifra per lui (1/1 e 3/3)

Quarto Quarto:
Ormai sembra un marchio di fabbrica in questa partita prendere un brak da parte dell'Olimpia ad inizio quarto, questa volta 0 - 7.
Riprende a macinare gioco Milano questa volta giocando P & R e cercando di mettere in azione Gudaitis.
I biancorossi sembrano limitarsi a portare in porto la partita, ma Silins ad un minuto dalla fine riporta Trento a - 7.
Mini Mamba si prende gioco della difesa avversaria fingendo tre volte la penetrazione per poi ripartire da capo e chiudendo con un tiro da centro area.

Mvp : Mini Mamba
Se Milano e' un cantiere Trento e' alle fondamenta.
Significativa la scelta degli uomini in tribuna per il ragionamento sui tesseramenti.
Per l'ennesima volta quest'anno non si e' chiusa una partita gia' vinta..

Tabellino:
Micov 8, Theodore 10 + 5 + 6, Gudaitis 6 + 10, Goudelock 24, Bertans 11, Cusin 2, Jefferson 3, M'Baye 10.

M.


lunedì 11 settembre 2017

Eurobasket 2017 una nota stonata: gli arbitraggi

In un campionato europeo che, nonostante le tante assenze, fino a qui si e' dimostrato di buon livello, riteniamo ci sia una grossa nota stonata in una componente fondamentale di questo gioco: gli arbitraggi.
Purtroppo le assenze hanno si' impoverito i roster di molte squadre, e comunque ci sono tanti buoni se non ottimi giocatori, mentre nel gruppo di arbitri fin qui visto le assenze dei top si sono fatte sentire eccome.
Guardando semplicemente a casa nostra Sahin, Lanzarini e Mazzoni, sono lontani anni luce dalle capacita' di Paternico' e Lamonica (posto che quest ultimo avrebbe avuto problemi legati ai limiti di eta'). E chi ci conosce sa benissimo come la pensiamo rispetto ai succitati.
Troppe volte abbiamo visto mancanza di personalità che ha portato a fischiare come delle locomotive in partite in cui agonismo e cattiveria erano totalmente assenti.
Spesso questi arbitri hanno rinunciato alla possibilita' di andare a vedere gli  instant replay pur di decidere di testa propria (dietro a questo sembra quasi esserci un diktat).
Nella partita fra Serbia e Croazia a fine tempo, ci sono voluti dei minuti per decidere quanti secondi rimanevano per un tiro, quando semplicemente bastava andare al fermo immagine di inizio azione (Lanzarini coinvolto).
Adesso che il livello della competizione salira' notevolmente temiamo di vedere grossi disastri, o incapacità di gestione della partita, viste anche le forti personalita' di giocatori ed allenatori.
Speriamo solo di essere smentiti.

M.
 

sabato 9 settembre 2017

Italia - Finlandia, le pagelle

Ed ecco le nostre pagelle:

Gigi Datome 7,5. Segna quando deve, difende alla grande. Stoppa, ma ormai ci siamo abituati.
Il capitano c'è.
Marco Belinelli 7,5. Miglior marcatore. 8 punti in fila nel terzo quarto quando sembrava sfida all'Ok Corral vs Koponen.
Cecchino
NickMelli 6,5. Segna nel primo tempo, prende rimbalzi nel momento fondamentale. Gioca da ala da centro senza differenza, poi cancella il nuovo fenomeno finnico.
Under pressure
Big Cuso,6,5. Nel primo tempo porta l'acqua da bravo gregario. Si prendesse qualche tiro....
Guardiano del Ferro
Ariel Filloy 6. Non era la sua partita ma serve il suo cuore nel quarto quarto per portarla a casa.
Sempre presente
Paul Biligha 7. Due canestri e due stoppate nel momento più importante, aveva contro avversari non di stazza.
Energizer
Pietro Aradori 5,5 non segna più. Con la Serbia servirà come l'aria.
In pausa 
Danny boy 8. Nel primo tempo difende su tutti, quando i tre tenori vendemmiano. Quando siamo in crisi offensiva fa una rubata con canestro. Mette il canestro della staffa.
Mvp in campo
Ettore Messina. 9. Siamo dove dovevamo essere. Però in modo convincente. Ha riportato entusiasmo in una nazionale scarica. Peccato sia in scadenza.
Lascera' un buon ricordo
P.

Eurobasket 2017, ottavi: Italia 70 - Finlandia 57

L'europeo dell'Italia arriva alla prima partita da dentro fuori, gli accoppiamenti ci hanno assegnato la Finlandia. Avversario alla portata gia' affrontato in fase di preparazaione, ma tutt'altra squadra rispetto a quella vista un mese e mezzo addietro.

Starting five
Finlandia: Huff, Lee, Koponen, Salin, Kotti
Italia: Hackett, Belinelli, Datome, Melli, Cusin

La prima notizia e' che Dettmann parte lasciando in panchina Markkanen.
Parte bene l'attacco azzurro con capitan Datome, mentre Cusin, con avversari di scarsa stazza, si erge a padrone dell'area.
Sul piu' sette Italia entra Markkanen e gli occhi di tutti sono puntati sulla sfida con Melli.
Si arriva la piu' dieci su una penetrazione con scarico del Beli per Gigi, e tripla di quest'ultimo.
L'Italia produce 30 punti in nove minuti, sbagliando due soli tiri.
E' Wilson, che gioca su una gamba sola a tenere la Finlandia in linea di galleggiamento.
Piu' 13 Italia dopo un quarto.
Inizia il secondo quarto e il Beli prende due volte fallo sul tiro da tre, sei liberi di cui cinque trasformati.
Qualche errore di troppo di Melli in attacco impedisce all'Italia di fuggire.
In fase offensiva la produzione peggiora, ma tiene alla grande la difesa, 48 - 29 a meta' partita.
I numeri dicono 11/12 ai liberi, 18 rimbalzi a 10, 0 tiri liberi concessi all'avversario.
Markkanen utilizzato solo otto minuti e due punti realizzati.
Fino a qui ottimo arbitraggio che ha lasciato giocare le due squadre.
Alla ripresa il Beli regala il piu' 20 agli azzurri.
L'attacco non segna piu', per contro la difesa non prende piu' un canestro,  58 - 42 a dieci dal termine.
Sembra che la testa degli azzurri sia gia' ai quarti, ed e' una cosa che non devi fare contro qualunque avversario, i finlandesi ci provano ed il vantaggio si riduce ad 11 punti, per di piu' con l'Italia in bonus.
Finalmente il punteggio si muove con un contropiede di DH ed un tiro dalla terra di nessuno di Biligha.
Chiude la partita Daniel Hackett con due penetrazioni che ridanno la doppia cifra di vantaggio, inframmezzate da un rimbalzo in difesa.

Il finale dice: Italia 70  -  Finlandia 57

 Nostro Mvp: Ettore Messina

Ancora una vota Italia  due facce.
La difesa e' sempre piu' il punto fermo di questa nazionale. Ringraziamo l'illuminazione che ha colto il buon Ettore, richiamando il Cuso ha trovato il vero guardiano del ferro.
Beli quando decide che e' il suo momento non ha rivali.
Datome fa le sue scelte come se fosse un orolodio svizzero.
L'attacco, soprattutto ad inizio partita, trova la giusta fluidita' e ricompensa quanto fatto dall'altra parte del campo. Poi si perde per strada e non ritrova le stesse capacita'.
Dobbiamo ricordarci che non siamo una squadra di fenomeni per cui l'interruttore deve essere su "on" per quaranta minuti.


Se Melli trovasse la giusta continuita'......
Markkanen? Non pervenuto.
Abass e Cincia, finalmente hanno provato anche la panca di Istanbul.

M.

giovedì 7 settembre 2017

Italia - Georgia le pagelle

Ecco le pagelle degli azzurri:
 
 Daniel 7,5, presente nel momento del bisogno. Lucido in regia, solido su Dixon. L'ultimo attacco è tutto suo e vinciamo la partita
Beli 6,terza partita senza il suo magic moment,  dietro però e' parte fondamentale del meccanismo
Gigi 8. Tira e segna solo lui nel primo quarto, in panchina sul loro rientro. Il voto è per quella cosina che fa nel finale....e non è l'urlo
Melli 6 non sta bene. Sbaglia tanti liberi. Subisce i lunghi georgiani, limita Shengelia
Cusin 6,5. Tanto lavoro sporco...vedi la stoppata nel momento difficile. Però, benedetto figliolo, guarda il canestro.
Filloy 7 cambia la partita. Ha coraggio e faccia giusta. E' nel quintetto che per poco non la manda....in vacca
Aradori 7,5. Che partita. Doppia cifra nella partita che conta. Lucido sui possessi finali e affidabile ai liberi (less or more)
Biligha 6,5 altalenante. Tante cose belle e follie. Però abbiamo un giocatore. Questo basta
Ettore 6 media tra il lavoro splendido che ha fatto e quel parziale/quintetto finale
 
P.

mercoledì 6 settembre 2017

Eurobasket 2017 Italia 71 - Georgia 69

Dopo la brutta partita in attacco della giornata precedente l'Italia, contro la Georgia, ha la possibilità di essere artefice del proprio destino.

Starting five
Georgia: Dixon, Pachulia, Shengeila, Markoishvili, Tsintsadze.
Italia: Hackett, Belinelli, Datome, Melli, Cusin.
La scelta di Messina sembra quella di tenere molto basso il numero di giri, e nonostante un paio di perse iniziali, la tattica sembra pagare con il vantaggio in doppia cifra dopo cinque minuti.
E' comunque l'ormai solita coriace difesa a fare la differenza, concedendo due soli punti dal campo in sette minuti.
27 - 10 al termine della prima frazione, con l'attacco che gira con precisione andando a colpire gli avversari nei loro punti deboli.
L'unico problema per la difesa per ora e' la stazza di Shermadini, che lo porta ad andare spesso in lunetta, 11 punti in pochi minuti.
Perde linearita' l'attacco azzurro, per contro iniziano a prenderci i tiratori georgiani, ed il vantaggio si riduce progressivamente, fino al piu' tre condito da un paio di porcate in attacco di Pachulia.
Un grande assist di Filloy per Belinelli ed una magata di Aradori sotto canestro danno un po' di respiro all'attacco italiano.

Piu' otto a meta' partita, ed emerge la discontinuita' dell'attacco azzurro.
Ancora male l'attacco azzurro, tanti tiri che si spengono sul primo ferro, fortunatamente i georgiani non fanno meglio.
E' un 3+1 del Beli a riportare il vantaggio in doppia cifra, e torna la fiducia nell'attacco italiano.
La Georgia e' praticamente solo Mike Dixon.
Due contropiedi conclusi in solitaria da Hackett ed Aradori, grazie alle palle recuperate per merito di una difesa  arcigna, provano a piegare di nuovo le gambe ai georgiani.
Ci rendono la pariglia gli avversari allo stesso modo con un 11 - 0 di parziale.
E' una penetrazione uno contro tutti di Ariel Filloy che ferma l'emorragia, ma arriva il piu' uno Georgia firmato Dixon ad un minuto dalla fine.
DH replica l'entrata di Filloy per il piu' uno, sbaglia la Georgia in attacco, e deve spendere due falli per arrivare in bonus
Sono 14" alla fine quando arriva il fallo su Aradori. Si va in lunetta con un 6/12 precedente ed e' 1/2.
I  georgiani vanno per vincerla ma sbagliano la tripla. Ancora 1/2 ai liberi di Aradori, si manda in lunetta Dixon.
Sbaglia il secondo, rimbalzo Shermadini che va su molle e prende la stoppata da Datome.
Terzo posto ma tanta sofferenza.



Mvp: questa volta diamo il titolo ai tre dalla panca Filloy, Aradori, Biligha, se vorremo fare strada avremo bisogno di loro. Stasera hanno risposto presente!

m.



martedì 5 settembre 2017

Eurobasket 2017: Italia 55 - Germania 61

L'Italia affronta la Germania nella partita che potrebbe garantire l'accesso agli ottavi evitando le prime due del gruppo A.

Intanto nel pomeriggio:

- la Lettonia ha confermato la sua pericolosità battendo la Russia.i
- La Lituania ha strapazzato l'Ucraina con Kalnietis in doppia doppia
- Il Montenegro battendo la Repubblica Ceca dovrebbe essersi garantito il passaggio agli ottavi.
- La Francia batte la Polonia, soffrendo ben piu' del dovuto.

Starting five:
Italia - Hackett, Belinelli, Datome, Melli, Cusin
Germania - Voigtmann, Tadda, Schroder, Benzing, Barthel

Ci si aspetta un maggiore impatto della panchina rispetto a quanto visto contro la Lituania, con Belinelli sorvegliato speciale dalla difesa tedesca.
Parte comunque forte il Beli, suoi i primi sei punti Italia, che difende forte sugli esterni e sfrutta gli errori avversari per spingere la transizione.
L'attenzione su Schroder permette a Tadda due triple facili piedi per terra.
Escono le due star, e le difese predominano sugli attacchi, piu' uno Italia a fine primo parziale, con la panchina che ha prodotto quasi quanto nell'intera partita precedente.
Fatica e tanto l'Italia in attacco, ed arriva il primo vantaggio importante per i tedeschi su una tripla piu' fallo di Benzing.
Ricuce lo strappo capitan Datome, ed e' il Beli a riportare in vantaggio gli azzurri.
Parita' a meta' partita (29-29) e dominio delle difese.
Si riparte sulla falsariga della prima parte di partita, con gli attacchi che faticano all'eccesso.
Sono le triple di Voigtmann a sparigliare il risultato, mentre gli azzurri sbagliano troppi tiri facili (4/20 da tre), e' comunque piu' 5 Germania a dieci dal termine. Solo 9 punti prodotti dai nostri in questo quarto.
Messina prova la carta Cinciarini, che riesce a recuperare tre palle a rimbalzo, ma si continua a non segnare, oltretutto in difesa iniziano ad esserci alcune disattenzioni e la tripla di Barthel regala il piu' cinque ai tedeschi.
Da qui alla fine i teutonici mettono la palla in mano a Schroder che guadagna tiri liberi e produce gioco per i suoi compagni. Sono due triple di Filloynegli ultimi due minuti  a limitare il divario.
Sconfitta che complica il prosieguo di questo europeo

Mvp: Voigtamann
Quando i tre moschettieri non si fanno carico della squadra, gli altri non sono in grado di incidere sull'andamento della partita.
La difesa  ha comunque dato i soliti risultati piu' che buoni, ma quando in attacco tiri 12/52 e' difficile portare a casa la vittoria.















domenica 3 settembre 2017

Eurobasket : Lituania - Italia le pagelle

 Ecco le nostre pagelle:
 
Daniel Hackett 6, subisce troppo Kalnietis, soprattutto ad inizio partita quando potremmo andare via. Segna qualche canestro importante. Sembra stanco.
Belinelli 7, non ha il suo momento di trance agonistica, a causa dell'ottimo lavoro della difesa lituana concentrata su di lui. Però realizza nei momenti in cui rientriamo.
Gigi Datome 8, monumentale sui due lati. Sembra crederci sempre e a prescindere. Cuore di capitano. 
Nick Melli 6, come sarebbe andata con lui? Non parte benissimo, si fa prendere qualche rimbalzo in testa. Sembra timido in attacco. Nel momento in cui gli entra il primo tiro....maledetta caviglia.
Cusin 6,5 presente. Fa, come sempre, lavoro sporco. Vede pochi palloni (meglio si abitui, vista la tendenza dell'olimpia 2017/18). Se perdiamo non è per colpa sua.
Ariel 7,5, cuore grande. Coraggio. Ne avessimo un altro come lui dalla panchina....
Burns, Baldi Rossi, Biligha, Aradori 5,5 di stima a tutti.  Non è colpa loro, però a questo livello non possono/devono giocare.
Messina 7, se questa nazionale ci prova sempre e' in buona parte merito suo. Con il materiale umano che ha a disposizione non si puo' fare molto di piu'.

Eurobasket 2017: Lituania 78 - Italia 73

Alla terza giornata di Eurobasket, l'avversario da affrontare e' la Lituania, guidata dal biancorosso Mantas Kalnietis, favorita del girone e bestia nera degli azzurri.
Starting five:
Italia: Hackett. Belinelli, Datome, Melli, Cusin.
Lituania: Kalnietis, Grigonis, Maciulis, Motijeiunas, Valanciunas.
Due le chiavi della partita per gli azzurri, gestire il ritmo e limitare i lunghi baltici.
Buona partenza dell'attacco italiano, guidato dal professor Belinelli, che per l'ennesima volta ad inizio di partita si carica le responsabilita' richiestegli.
Dall'altra parte i lituani iniziano a lavorare con nel pitturato con i lunghi.
Ormai gli italiani sono diventati specialisti nella tabellina del 3 e siamo a 5/5, peccato che in difesa si sia costretti a concedere qualche rimbalzo difensivo di troppo.
Anche Kusmiskas decide di darsi alla matematica e la tabellina del tre per lui dice 4/4.
Il primo parziale si chiude sul 23 pari, dopo che gli azzurri erano riusciti a toccare la doppia cifra di vantaggio.
Da segnalare, nessun tiro libero tentato nel quarto.
Burns sbaglia un appoggio facile facile in attacco, e perde l'avversario in difesa, in un momento in cui gli azzurri stanno perdendo il filo del discorso.
La difesa dentro l'area funziona discretamente, purtroppo la mira degli esterni avversari e' al limite della perfezione, 15 -2 il parziale e svantaggio pesante.
A meta' partita 41 - 32, con gli azzurri che, nel finale di tempo, hanno dato segnali di vita resistendo ad una gran spallata.
La nostra nazionale continua a giocare a testa alta, contro un avversario che non sta concedendo nulla da entrambi i lati del campo, purtroppo appena si abbassano i giri arriva immediata la punizione.
Arriva inoltre la pessima notizia dell'indisponibilità di Melli, e le speranze si riducono al lumicino.
Bravi gli azzurri a tenere con i denti, ed a vincere il quarto, 57 Lituania - 49 Italia.
Gli esterni baltici aggiungono a quanto fatto vedere fino ad ora, le penetrazioni in area.
Ci provano ancore Gigi e Datome riportandoci a meno 6 con 360 secondi da giocare.
Una penetrazione di Mantas, un antisportivo chiamato a Datome sull'ennesimo rimbalzo d'attacco lituano e due palle perse con passaggi fuori misura, vanificano le buone cose fatte in attacco.
E' Valanciunas a condannare definitivamente l'Italia.
Allo scadere il tabellone dive vittoria Lituania, comunque bravi agli che hanno giocato in 5 e 1/2.


Nostro MVP: Kuzminskas, e' stato lui a far girare la partita con 4/4 da tre nel primo quarto, e gran schiacciata per ricacciare indietro l'Italia nell'ultimo quarto.
Datome, mette in campo una partita pazzesca, non sono i 24 punti messi a dimostrarlo, bensi' la garra.

Beli, sorvegliato speciale riesce comunque a lasciare il segno sulla partita
Partita difficile contro un avversario sulla carta superiore, che in questa partita ha sbagliato pochissimo al tiro ed ha fatto valere il proprio peso a rimbalzo.

Tolto lo starting five e Filloy, per questa nazionale e' stata notte fonda, se l'apporto della panchina e' quello odierno avremo seri problemi. 5 punti prodotti dagli altri quatto entrati in campo.
Peccato i soli 9 punti prodotti nel terzo quarto.
Troppi i 15 rimbalzi d'attacco concessi.
Finalmente una terna arbitrale che lascia giocare.
Cincia e Abuwudu? Stanno bene grazie,forse stasera vanno a mangiare con Mantas.

M.

Precampionato: Olimpia 66 - Ulm 58

Ieri sera, al pentagono di Bormio circondato da vette innevate, si è svolta l'amichevole tra le due vincitrici delle stagioni regolari tedesca ed italiana del 2016/17,Olimpia-Ulm.
Bella partita, avvincente ed intensa, per quello che si può vedere ad inizio settembre. Ha vinto Milano 66 - 58, con il vantaggio che è cresciuto in maniera molto regolare durante il match. 
Breve analisi sui singoli:
Theodore è il leader riconosciuto, decisamente bene dato che sarà il play titolare. Parte subito lancia in resta con un 2+1, per far capire le sue attitudini, striglia i compagni. Quando è in campo comanda lui.
Minimamba ha un talento naturale per il canestro. Segna in tutti i modi, penetrazione arresto e tiro,uscendo dai blocchi.
Micov è il leader silenzioso, il giocatore da cui andare a giochi rotti. A sensazione la mano lunga del coach. Ieri mvp incontrastato.
Mbaye ha tanto talento e ci dà dentro in difesa, chiudendo spesso l'area. Ha fatto 10 punti con solo 5 tiri in 30'. 
Kaleb è in difficoltà fisica. Inoltre ha bisogno di un play che lo foraggi. Speriamo nel ritorno di Mantas
Zoki sta ritrovando l a sua velocità. Ieri ha sbagliato molto, però presente e determinato. Fontecchio....è ad un bivio. Il suo omonimo in panchina lo sta tartassando e non gliene fa passare una. Se segue il coach quest'anno svolta e il prossimo anno diventa la guardia titolare. Se no comincia il pellegrinaggio per l'Italia
Jefferson,entra smarrito, si ritrova e diventa determinante. Grande partecipazione in difesa, soprattutto vocale. A rimbalzo, nel secondo tempo, fa vedere che può essere dominante.
Sulla squadra in generale, poco cercato il p&r,forse per mancanza di conoscenza. In difesa non dovremmo vedere le nefandezze dello scorso anno. Poco cercati i lunghi, lo strappo è arrivato con micov da 4. Però con questi Amath e Cory, sarebbe un peccato vedere così pochi palloni destinati a loro.
Work in progress.

Milano: Theodore 5 (2/7, 0/1), Goudelock 13 (2/5, 3/9), Micov 11 (4/5, 1/5), M’Baye 10 (3/4 da tre), Tarczewski 5 (1/3), Ratkovica 6 (2/4, 0/1), Dragic 4 (2/4, 0/1), Jefferson 7 (3/4, 0/1), Fontecchio 2 (0/1), Ortner 3 (1/1), La Torre (0/1).
Ulm: Olbrecht 9, Gunther 3, Ferner 3, Pape, Lewis 21, Murry 7, Harangody 6, Fotu 9, Kramer.
P.

sabato 2 settembre 2017

Eurobasket 2017: Italia 78 - Ucraina 66

Gli azzurri tornano in campo dopo la prova piu' che convincente contro Israele, avversario odierno l'Ucraina probabile cenerentola del girone.
Intanto, nel primo pomeriggio, la Georgia si e' complicata la vita perdendo con la Germania, di Shroder.
Starting five:
Italia: Hackett, Belinelli, Datome, Melli, Cusin.
Ucraina: Pustozvonov, Kolchyenko, Zaytzev, Kravtsov, Mishula.
Coach Popovic, in tribuna a vedere l'operato del suo  giovane assistente.
Questa volta gli avversari hanno stazza superiore, ma tecnica e talento non sono la specialita' della casa.
Dopo un buon inizio, la difesa italiana, concede due canestri facili agli avversari. Mentre in attacco le soluzioni sono buone ma si fatica a trovare il canestro.
Kravtsov si fa beffe di Biligha, entrato senza la solita carica di energia messa in campo fino ad oggi.
Messina, prova con Baldi Rossi, ma due falli in un minuto e mezzo, con una palla persa, costringono il Coach a richiamarlo in panchina.
Conducono gli ucraini a fine primo quarto 19 - 16.
I lunghi avversari continuano a farci male, mentre aradori inizia a far sentire il suo peso in attacco.
Sono due perse in attacco degli ucraini, la seconda condita da un antisportivo, a riportare in vantaggio l'Italia.
Biligha alterna buone cose a nefandezze difensive.
L'entrata del Cuso chiude l'accesso all'area per i lunghi ucraini, mentre in attacco parte lo schow del Beli che ne mette 9 in un minuto, finalmente l'Italia prende in mano la partita.
Al ventesimo e' 43 - 33 Italia, con il Beli che ne ha messi 21!!!
Da notare i 20 punti nel pitturato e 10 dai liberi degli ucraini, e solo due tentativi da tre.
Alla ripresa delle ostilita' il livello del gioco si abbassa, e per cinque minuti si annota solo una serie di errori.
Risveglia gli azzurri capitan Datome, mentre l'uscita del Cuso rimette a disposizione degli ucraini il pitturato.
L'Ucraina riesce a produrre in tre quarti quanto aveva prodotto Israele nell'intera partita, e' comunque piu' 11 Italia prima dell'ultima frazione.
Dopo la tripla infilata da Filloy probabilmente si pensa di essere al game over, 8 - 0 subito.
Sono capitan Datome ed il cagnaccio Aradori a ricacciare indietro gli avversari, da qui in poi non c'e' piu' ossigeno per gli ucraini.


78 -66 il risultato finale.
 
Nostro Mvp: Beli, quando c'e' ancora partita si carica la squadra sulle spalle.
Menzioni speciali: Pietro Aradori  e Gigi Datome da quando e' iniziato l'Europeo sembrano altro giocatori rispetto a quelli visti in preparazione.
La partita cambia quando l'Italia con il Cuso in campo e' riuscita a blindare l'area, che senza di lui è stata eccessivamente terreno di caccia per i lunghi avversari.
Attacco forse meno fluido rispetto alla partita con Israele, ma quando hai un Beli così, basta che gli altri facciano il minimo indispensabile.

Questa squadra tira megli da tre (17/31) che  ai tiri liberi (11/21).
Troppe le 13 palle perse contro un avversario di questo tipo.
Per i tifosi biancorossi, buona prova del Cuso, soprattutto in difesa.
Abass e Cincia sono riusciti a non infortunarsi in riscaldamento.

venerdì 1 settembre 2017

Le pagelle di Italia - Israele


Le pagelle degli Azzurri

Daniel 7, gioca con gli occhi giusti, intenso in difesa, cerca i compagni nel modo giusto 5 assist, 6 rimbalzi. Unica pecca, non va in post basso, anche se invitato.

Beli 7,5. La striscia del primo tempo indirizza la partita, 6/8 da tre. Difende onestamente. Il rilascio del tiro è pulito. Sinonimo di grande lavoro. Ringrazia gli avversari che gli lasciano spesso il centro del campo

Gigi 7. Si sente nel momento del bisogno, mette le due triple della fuga. 8pti nei primi 4 minuti del terzo quarto. Aiuta a rimbalzo.

Melli 8. Ministro della difesa, con scivolamenti di una guardia. Limita Kasspi. I rimbalzi son quasi tutti suoi. Peccato per la sua tripla che non entra...ci sarà tempo

Cusin 6,5, bene nel secondo tempo con tante piccole cose che servono per vincere. Bravo lo staff a metterlo al riparo dai falli

Filloy 7. Parte timido, poi entra il suo tiro e diventa un fattore. 6pti nel primo tempo, 6 nel secondo. Equilibrio
Aradori,6. Lavoro sporco in difesa. Inedito per lui. Paga dalla parte opposta del campo.

Biligha 6,5. Cattura tutto quello che vola sopra i 2.70mt. Serve a questo. Peccato non aver visto il suo tiro dai 4mt. Gran stoppata nel momento in cui Israele si riavvicina.
Burns: 6. Pochi minuti in coppia con Biligha sotto il segno dell'energia.
Baldi Rossi: n.g.
Abass: n.g.
Cinciarini: n.e.

Arbitri 6. Onesti nello sbagliare da entrambe le parti. Non era scontato

Ettore 8. Lui allena, lui. Ha preparato la partita in modo impeccabile. Si sono visti tre ribaltamenti di campo in una azione....

Inno nazionale 0: Insulto

P.

Zalgiris Kaunas - Olimpia Milano 83 - 78 - il pagellone

James: 6 - Male al tiro dalla lunga distanza. Sanguinose le due perse nel finale. Smazza 7 assist. Micov:  6,5 - Pessime percentuali al...