giovedì 31 agosto 2017

Eurobasket gruppo B: Israele 48 - Italia 69

Dopo la quasi sorpresa della vittoria georgiana contro  la squadra stra favorita del girone, inizia l'avventura azzurra alla Yad-Eliyahu Arena contro i padroni di casa di Israele, sulla carta partita alla portata dei nostri giocatori.
Starting five:
Israele: Mekel, Eliyahu, Howell, Dawson, Kasspi.
Italia: Hackett, Belinelli, Datome, Melli, Cusin.
Nota a margine, la violenza perpetrata sul nostro inno nazionale.
Le due squadre hanno la similitudine di non avere grossa stazza sotto canestro.
Prime azioni firmate nel bene e nel male da DH, una persa e due punti in penetrazione.
Inizia la sfida Beli Kasspi, chiamati entrambi a prendere le squadre per mano.
La difesa azzurra lavora molto bene sulle linee di passaggio, mentre l'attacco riesce ad aprire l'area grazie ad una buona partenza al tiro da tre (3/3 firmato Marco e Gigi).
Edelstein costretto a chiamare time out dopo quattro minuti sul +8 Italia nonostante le tre palle perse.
Nel  momento di difficolta' e' Biligha a dare la scossa con una stoppata sontuosa ed un rimbalzo in attacco.
Il primo parziale si chiude sul 21 - 15, con tanta energia messa sul parquet.
Gran presidio del canestro contro giocatori pari taglia della coppia Biligha Burns, e Filloy prende fiducia in attacco con due penetrazioni che fruttano quattro punti, e il vantaggio in doppia cifra per gli azzurri.
Nel momento in cui si possono affondare i denti, arrivano purtroppo due attacchi statici ed una persa in situazione quattro contro due che apre il contropiede israeliano.
L'area italiana e' un fortino, ed i tiratori di casa fino a questo momento continuano ad avere le polveri bagnate.
Le palle perse senza pressione lanciano gli israeliani in contropiede e permettono canestri facili, 8 - 0, interrotto da due triple pazzesche del Beli.
A meta' partita Israele 32 - Italia 36, Beli 15 - Kasspi 13, purtroppo sono 9 le palle perse azzurre quasi tutte banali.
Riprende la partita ed e' Datome vs Israel, per quattro minuti.
Arriva finalmente la prima cosa buona del Cuso con una stoppata su Kasspi.
Diventa una gara a chi sbaglia piu' rigori, sblocca la situazione il Cuso dalla sua piastrella.  
Finisce il terzo quarto ed e' piu' 10 azzurri, con Israele che produce solo 9 punti.
La difesa Italiana diventa ancora piu' impenetrabile, ed i padroni di casa non trovano piu' la via del canestro (11 minuti senza segnare dal campo, ed il tabellone mosso solo grazie ai tiri dalla lunetta). 
Si chiude con uno show al tiro firmato Beli Filloy.
Israele 48 - Italia 69 sotto il segno della difesa.



nostro Mvp: Daniel Hackett
Come ci si poteva aspettare, per poter rimanere in partita l'Italia deve difendere alla morte con grande concentrazione. Con una squadra di pari stazza il presidio costante del pitturato ha dato i suoi frutti (4 rimbalzi concessi in attacco agli avversari)
Ha funzionato l'idea di sfidare al tiro gli esterni avversari (1/13)
Gran partita di Daniel Hackett in difesa.
I tre moschettieri rispondono presente.
Con avversari piu' tosti non ci si possono permettere cosi' tante perse senza pressione.
Cuso che nei secondi venti minuti fa valere il suo peso in entrambi i lati del campo.
Melli sfiora la doppia doppia.

Israele? 31  punti dal campo, 26% al tiro.










Eurobasket Gruppo B: Lituania 77 - Georgia 79

La prima giornata di Eurobasket mette di fronte Lituania pretendente alla vittoria del girone e Georgia reduce da un'ottima fase preparatoria.
Nel frattempo hanno gia' concluso la prima partita Germania ed Ucraina con vittoria dei teutonici, che hanno messo in mostra uno Shroder da 32 + 5 + 7
Starting five
Georgia: Dixon, Pachulia, Tsintsadze, Markoishvili, Shengeila
Lituania: Kalnietis, Maciulis, Gecevicius, Valenciunas, Kuzminskas
La Georgia parte appoggiando il gioco in attacco su Shengeila e Pachulia, mentre Kalnietis inizia  sempre  i giochi in P&R con Valenciunas.
Partita equilibrata e 18 - 18 a fine primo quarto, con i georgiani che hanno messo in mostra alcune transizioni di notevole fattura.
Si  riparte ed e' 8 - 0 Lituania, che fino a questo punto e' 11/16 al tiro con un 80% da tre.
I Georgiani peggiorano la propria situazione infilando un antisportivo ed un fallo tecnico in meno di sessanta secondi, mentre c'e' il secondo quintetto in campo per i lituani con Ulanovas e Motiejunas in evidenza.
Nella parte centrale del quarto gli attacchi di entrambe le squadre perdono efficacia. In chiusura di quarto alcune buone giocate di Shengeila (14 p.ti) riportano a contatto i georgiani, 39 - 34 a meta' partita.
Dopo due minuti della ripresa i georgiani concludono la rimonta ed e' Pachulia che li riporta in vantaggio.
Kalnietis riporta la sua squadra a giocare metodicamente P&R e l'attacco ne beneficia immediatamente.
La Georgia chiude la frazione sul +2 segnando, nel terzo quarto, solo da due punti e dalla lunetta, confermando la pericolosità dimostrata nella fase di avvicinamento.
Arriva la zampata lituana firmata Kalnietis Kuzminkas, risponde immediatamente la coppia Shengeila Markoishvili.
Si arriva in fondo punto a punto, e' una brutta persa di Maciulis a spareggiare la situazione con Dixon a firmare il piu' quattro. Fallo di Shengeila sulla tripla di Kuzminskas che fa 1/3 ai liberi. Magata di Maciulis a rimbalzo ed e' -1. Arriva il fallo su Dixon 1/2 dalla lunetta, ci prova Maciulis ma il tiro si ferma sul ferro. Vittoria Georgia, 77 - 79 il finale
Il girone parte col botto!


Mvp: Shengeilia, 29 punti e la squadra sulle spalle.
In sintesi:
Lituania, tanto P&R e forte dipendenza dal tiro da tre. Kalnietis in versione maglia Latvia, anche se  si e' vista ancora qualche palla persa in modo ingenuo. Valenciunas se innescato nel modo giusto e' una sentenza.
Per il futuro attenzione alla transizione georgiana, oggi coadiuvata da qualche rientro pigro degli avversari. Shengelia si e' preso sulle spalle la squadra, mentre Pachulia dopo due quarti ininfluenti ha messo la sua impronta sulla partita.

venerdì 25 agosto 2017

Torneo dell'Akropolis: Italia 73 - Georgia 65



Nella mattinata sono stati comunicati gli ultimi tagli, all'esclusione abbastanza scontata di Cervi e Baldi Rossi si e' aggiunta quella di Amedeo Della Valle, mentre Cinciarini rimane in squadra un po' a sorpresa.
Ultima partita di preparazione all'Europeo contro la Georgia, che sara' avversario anche nel girone di Tel Aviv, fino ad ora considerata fra le squadre piu' deboli nel primo round, arriva a quest'impegno con una sola sconfitta ad inizio preparazione contro l'Austria.
Ben piu' travagliato l'avvicinamento degli azzurri, quattro sconfitte nelle ultime partite, ma con netti segnali di miglioramento.
Si parte con Filloy in quintetto, in quanto Daniel Hackett e' tenuto a riposo precauzionalmente.
Bene l'attacco italiano in partenza, mentre in difesa il problema principale da affrontare e' la presenza di Shermadini dentro l'area.
Cinque di fila di Aradori portano al primo vantaggio importante, piu' sette Italia.
26 - 17 a fine primo quarto, con l'impressione che i georgiani non stiano giocando con la stessa intensità vista nelle precedenti partite.
Purtroppo alla ripartenza non teniamo un primo passo neanche per sbaglio, ed andiamo in bonus dopo due minuti di gioco.
Da quanto visto in questo quarto si capisce che le due nazionali stanno giochicchiando, senza l'impegno visto nelle precedenti partite.
Piu' dieci Italia all'intervallo, anche se con un pessimo 2/16 dalla lunga distanza, da segnalare 41 tiri liberi assegnati alle due squadre. 
Alla ripresa del gioco, dormitona italiana, ed 8-0 Gerorgia, anche se non si puo' parlare di partita vera.
Cala la difesa azzurra, di conseguenza anche l'attacco perde di qualità, inoltre inizia a diventare un serio problema la percentuale al tiro da tre punti.
Sono Burns e Pascolo a riprendere le fila della partita, coadiuvati da un antisportivo ed un tecnico fischiati ai georgiani, ma sono due triple del Beli a segnare il game over.

Nostro MVP: Aradori
Partita che non puo' essere presa troppo seriamente, in quanto entrambe le squadre hanno nascosto qualcosa in vista dell'incontro ben piu' serio del 6 settembre.
Preoccupa comunque la condizione mentale di Datome, poco presente in difesa e troppo deficitario al tiro.
Buoni segnali dal Cincia che comunque ha cercato di far correre la squadra.
Diventa ormai una certezza l'affidabilita' di Burns, Biligha e Pascolo.
Continua a lasciarci dubbi il metro arbitrale applicato, troppe interruzioni e gioco frammentato.


mercoledì 23 agosto 2017

Torneo dell'Akropolis : Italia 65 - Serbia 73

L'Italia affronta il torneo dell'Akropolis, ultima tappa di avvicinamento all'Europeo, reduce da tre partite deludenti in quel di Tolosa, tanto da aver costretto coach Messina a rivedere le proprie idee richiamando in squadra Marco Cusin.
Primo avversario la Serbia di coach Djordjevic, vice campione olimpica, priva del suo leader Milos Teodosic e di Miroslav Raduljica che in nazionale ha comunque sempre fornito buone prestazioni.
In settimana coach Messina ha messo in chiaro che questa squadra potra' fare strada solo mettendo in campo gran garra in difesa.

Solito quintetto per gli azzurri: DH, Beli, Datome, Melli e Cervi.
Si parte ed i serbi attaccano subito nel pitturato, con Marjanovic e Macvan a mettere in difficolta' Cervi che concede in due occasioni consecutive un 2+1.
L'Italia in attacco produce buoni attacchi in transizione frutto di una difesa aggressiva sugli esterni, tenendo bene anche con l'entrata delle seconde linee.
Piu' due a fine quarto, nonostante gli undici tiri liberi concessi agli slavi, quasi tutti dovuti alla difficolta' ad affrontare lunghi di stazza superiore.
Meno fluido l'attacco italiano alla ripresa de gioco, con la difesa serba che battezza DH dalla lunga.
Il quintetto leggero con Burns da cinque tiene bene anche dentro il pitturato, ed e' small ball per quasi tutto il quarto.
Italia in scia, il risultato a meta' partita e' 38 - 40, fino a qui un'altra squadra rispetto a quella vista nelle precedenti tre partite.
Ad inizio terzo quarto arrivano tre triple consecutive, prima di Beli e poi, finalmente, di Daniel Hackett e di Datome, un altro giocatore che nelle ultime partite ha litigato con il ferro.
Piu' sette e massimo vantaggio Italia.
Entra Filloy e si spegne la luce in attacco, in tre minuti i nostri avversari recuperano il gap e controsorpasso. 
Nonostante la sbandata siamo ancora in partita alla fine del quarto sono solo tre i punti di svantaggio.
La classe di Bogdanovic conduce i serbi ad aprire il primo break pesante, piu' otto Serbia.
A questo punto manca la capacità di muovere l'attacco con continuita' e ricucire lo strappo, mentre l'aggressività difensiva permette di non affondare.
65 - 73 il risultato finale, ma questa volta e' un'altra Italia.

Nostro MVP: Marjanovic, dominio assoluto sotto le plance.
Queste le nostre impressioni a fine partita:
Rispetto alle uscite precedenti migliora, e di tanto, la difesa italiana .
Troppe palle perse gratuite, alcune volte direttamente dalla rimessa, e qualche violazione di passi di troppo.
L'unico playmaker presentabile in questo momento e' DH, anche se un po' troppo battezzabile al tiro.
Cusin si fa preferire a Cervi, sia per posizione difensiva che per qualita' dei blocchi portati.
Nello small ball Burns e Biligha molto sul pezzo a compensare la mancanza di stazza.
Non ci e' piaciuto Dada in attacco cosi' lontano dal canestro.
Per i tifosi biancorossi qualche bel duello Macvan Pascolo.

M.


martedì 22 agosto 2017

Iniziamo a dare i numeri su Eurobasket 2017


In vista della partenza di Eurobasket ci siamo dilettati con un po' di numeri, per le nazionali partecipanti abbiamo estratto, ranking, eta' media, giocatore piu' giovane e piu' vecchio.
Per quanto riguarda i ranking la nostra nazionale si piazza a cavallo di metà classifica con dodici nazionali che ci precedono.
A conferma dei dubbi sulla produzione dei nostri settori giovanili abbiamo una delle nazionali con l'età media piu' alta ed il meno giovane nella colonna dei giovani.
Il piu' giovane attualmente in roster e' Abass (24) ed il piu' vecchio l'appena richiamato Cusin (32).
Impressionanti i 24 anni di eta' media della Slovenia, tenendo conto della presenza di due ultra trentenni, a seguire la Germania con un'eta' media di 25 anni.
La squadra con minor divario tre il piu' giovane e il piu' vecchio e' l'Ucraina con soli sei anni di divario tra il 24enne Bobbrov ed il 30enne Korniyenko.
I due piu' giovani sono Doncic e Radoncic con i loro diciotto anni.
Per contro i grandi vecchi sono i trentasettenni spagnoli Navarro e Gasol, ed i finlandesi Kotti e Ranniko.
Ed ora lasciamo la parola al campo....
 
 RangingEta' MediaPiu' giovanePiu' vecchio
Spagna228Hernangomez (21)Navarro (37) Gasol (37)
Serbia326Guduric (22)Stimac (29)
Francia427Poirier (23)Diaw (35)
Lituania527Grigonis (23)Maciulis (32)
Turchia827Korkmaz (20)Dixon (34)
Russia928Kulagin (23)Mozgov (31)
Croazia1128Bender (19)Popovic (35)
Slovenia 1224Doncic (18)Zagorac (33)
Grecia1326Papagiannis (20)Bourusis (33)
Gran Bretagna2226Wheatle (19)Achara (34)
Germania2925Hartenstein (19)King (32)
Finlandia
3228Markannen (20)Kotti (37) Ranniko (37)
Italia3528Abbass (24)Cusin (32)
Lettonia3526Porzingis (22)Blums (35)
Israele3728Zalmanson (22)Helperin (31)
Polonia3827Karnowski (23)Koszarek (33)
Ucraina3827Bobbrov (24)Korniyenko (30)
Rep. Ceca4226Peterka (22)Welsh (37)
Belgio4427Bako (21)Hervelle (34)
Georgia4728Bitadze (19)Pachulia (33) Boisa (33)
Montenegro
7226Radoncic (18)Rice (30)
Islanda8428Hlinanson (19)Baeringsson (35)
Ungheriand27Goloman (21)Wittmann (32)
Romaniand26Virna (19)Tudor (32)

domenica 20 agosto 2017

Torneo di Tolosa: Italia 63 - Francia 88

Ultima partita del torneo di Tolosa in cui l'Italia, dopo la sconfitta contro il Belgio, affronta i padroni di casa della Francia.
Sulla carta l'avversario piu' forte fin qui affrontato nella preparazione all'Europeo.
Partono bene Melli e Datome, fra i principali incriminati di mollezza nella partita precedente.
Cervi spende due falli in meno di tre minuti e la terna, che fischia su ogni contatto, manda l'Italia in bonus immediatamente.
Per i francesi e' Lauvergne a fare la parte del leone con nove punti in pochi minuti.
Prima nota tecnica difesa spesso in crisi con i gli azzurri che spesso rimangono sui blocchi senza riuscire a passare sopra cercando poi di inutilmente di  recuperare il difensore.
Qualche distrazione di troppo sulla difesa del lato debole regala punti facili ai transalpini.
Gli azzurri producono un'ottima prestazione al tiro, 5/8 dalla lunga. Anche in questa prima parte di partita troppo alto il numero di falli commessi dagli azzurri ben 11.
Il secondo quarto inizia regalando momenti di Dadaismo sui due lati del campo.
L'Italia inizia a soffrire il tonnellaggio dei francesi sotto le plance, soprattutto per la presenza di Boris Diaw.
Allungano leggermente i padroni di casa sul finire del tempo, ma gli azzurri sono comunque in partita 41 -47.
Fino a questo punto prestazione di altro livello rispetto a quella di ieri, soprattutto in attacco con buone prestazioni balistiche frutto di miglior circolazione di palla.
Il solo Datome a litigare evidentemente con il canestro.
Riparte molto male l'Italia in attacco e Lauvergne arriva al ventello portando il vantaggio francese in doppia cifra.
Solo 12  punti la produzione in attacco in questo quarto.
Ad inizio ultimo quarto Huertel sigla il piu' 20, con la Francia che gioca con estrema semplicita' e gli azzurri che sembrano non avere piu' le energie necessarie per produrre difese di qualita'.
Da qui alla fine nulla da segnalare se non la difficolta' degli azzurri a produrre gioco, anche avendo di fronte una difesa non certo aggressiva.
Risultato finale davvero pesante 63 - 88


Nostro MVP: Lauvergne
Non ci e' piaciuto per niente il metodo arbitrale applicato durante il torneo, a volte al limite del cervellotico.
Anche in questa partita tanti i 29 falli degli azzurri per altrettanti tiri dalla lunetta concessi.
Per l'ennesima volta Cervi, questa volta in campo con minutaggio superiore all'abituale, piu' dannoso che produttivo.
Rimane molto da lavorare sulla difesa  del lato debole, ed in un basket fatto di P & R troppo spesso il giocatore che ha  subito il primo blocco e' rimasto a metà strada mandando in affano gli altri compagni di squadra.
Ci chiediamo se, vista la condizione fisica e mentale di ADV, non sarebbe stato meglio tenere in gruppo Flaccadori come giocatore di rottura. Oltrettutto con caratteristiche difensive migliori.
Sul fronte milanese buona prova di Dada Pascolo, Cinciarini non lascia il segno, solita mini apparizione per Abass.
Purtroppo alla lunga si vede la differenza fra giocatori di talento e buoni giocatori....

M.

sabato 19 agosto 2017

Torneo di Tolosa: Italia 60 - Belgio 80

La seconda partita del torneo di Tolosa, vede l'Italia affrontare il Belgio.
Partono bene gli azzurri con tre buoni attacchi, mentre continua ad essere problematica la difesa contro lunghi di stazza.
Si spegne presto l'interruttore della nostra nazionale fino a subire un parziale di 11 - 0 in quattro minuti. 
In campo gia' nel primo quarto ADV e Burns, con il secondo a mettere energia a rimbalzo ed in transizione. Controparziale di 9 - 0 azzurro, con tre ottime transizioni.
Fine quarto sul 15 - 16, con ADV che si gioca le ultime possibilità di conferma mettendone sette.
Si riparte con un'Italia che non morde in difesa, mentre in attacco la coppia Burns Biligha permette grandissimo movimento.
E' Salumu a cercare di prendere per mano il Belgio per provare ad aprire il break, subito seguito da Serron che infila una tripla allo scadere dei 24". Purtroppo girano a vuoto i tiratori italiani ed il parziale dice 16 - 3 per gli avversari.
Time out di Messina che accusa i ragazzi di supponenza e di sottovalutare l'avversario, chiedendo ai leader di prendere in mano la squadra.
Due pessime interpretazioni in difesa costano la panca per Baldi Rossi dopo poco piu' di un minuto in campo.
Ennesimo T.O. di Ettore che accusa di superficialita' i ragazzi e li fa riflettere sulla necessita' di dover giocare trenta minuti di grande intensità per poter riprendere in mano la partita (10/33 al tiro in questo momento).
A meta' partita il risultato e' 28 - 38, con grossi problemi realizzativi per gli azzurri, spesso dovuti ad una pessima circolazione di palla.  Dall'altra parte ottima prestazione balistica con un 4/5  dalla lunga distanza nel secondo quarto.
Si riparte con l'Italia che difende forte costringendo due volte i belgi alla violazione di 24" e una rubata, ne conseguono nove punti dall'altra parte ed azzurri ritornati a contatto.
E' il solito Salumu a muovere il risultato per gli avversari con l'ennesima tripla ed un tiro dalla media, si aggregano Lecomte e De Zeeuw per l'ennesimo contro break 9 - 0.
Riprende il tiro a bersaglio dei nostri avversari mentre i nostri continuano a litigare con il canestro, ed e' 46 - 63 a fine terzo quarto.
L'ultimo quarto vede finalmente qualche errore dei nostri avversari dalla lunga distanza.
Il Belgio giochicchia ma gli azzurri non riescono ad accorciare le distanze, ventello portato a casa e prima sconfitta.



Nostro MVP: Saloumu
Per la seconda partita consecutiva l'Italia mostra problemi in attacco, contro avversari di livello superiore rispetto a quelli affrontati precedentemente.
Emerge sempre piu' l'assenza di un tiratore in alternativa al Beli, ed una mancanza di leadership dei playmaker.
Quanto visto conferma, che quando si iniziera' a fare sul serio il trio dei leader, o presunti tali, dovra' mettere in campo il 100% di quanto nelle loro corde per permetterci di andare avanti.
Sempre piu' in bilico la posizione di Cervi che non dimostra la garra necessaria per affrontare avversari di pari stazza.
Dei tre Biancorossi l'unico ad aver visto il campo per qualche secondo e' stato Abass.

venerdì 18 agosto 2017

Torneo di Tolosa: Italia 67 - Montenegro 66

L' avvicinamento agli Europei degli azzurri continua con il torneo di Tolosa, che prevede confronti con avversari di livello superiore a quelli precedentemente affrontati.
Si inizia dal Montenegro di Boscia Tanjevic, squadra guidata da Tyrese Rice reduce da una stagione non brillantissima a Barcellona, ma comunque playmaker del Maccabi campione d'Europa.
Messina schiera l'ormai consolidato primo quintetto, mentre Boscia non si lascia sfuggire l'occasione di schierare il giovane Radoncic, classe '99.

Parte male l'Italia con il Montenegro che spinge forte la transizione. E' una contropiede con due soli passaggi che porta gli azzurri a muovere il tabellone con una tripla di Datome.
Si prosegue punto a punto con i montenegrini che sprecano alcune occasioni di troppo sotto canestro, e Messina che continua nel suo progetto che prevede numerosi cambi gia' nel primo quarto.
Continuano comunque e difficoltà di playmaking, e tre palle perse consegutive danno 6 punti di vantaggio al Montenegro a fine primo quarto.
Solo 14 i punti segnati da una squadra Italiana che ha sofferto l'aggressività difensiva degli avversari.
Inizia il secondo quarto e Boscia decide di giocarsela sotto canestro, e la differenza di  tonneaggio si sente.
Cambia il metro arbitrale con la terna che passa a fischiare tutti i contatti, fino ad arrivare ad un antisortivo fischiato agli slavi, condito da siparietto tra Messina e Tanjevic. Entrambe le squadre in bonus dopo meno di tre minuti di gioco.
L'attacco dell'Italia continua ad essere asfittico, per contro gli avversari continuano a prendere con facilita' l'area fino ad arrivare al piu' 10.
Due liberi del Beli ed una tripla di Baldi Rossi, appena entrato in campo, riportano l'Italia sul meno cinque.
Continuano le difficolta' al tiro degli azzurri, ed a rimbalzo Dubjevic fa la voce grossa
La scelta difensiva di Boscia, e' quella di intasare l'area concedendo qualche centimetro in piu' agli esterni che fino a questo punto non sono in gran giornata di tiro.
Time out di Messina dedicato al fatto che la palla non si muove e gli attacchi statici non portano alcun risultato.
Nonostante questo continuiamo a non segnare, mentre e' totale il dominio avversario vicino al ferro.
Si arriva a metà partita sul 26 - 39 con una ruttissima Italia.
Al risultato negativo devono essere aggiunti i problemi di falli di Datome, Melli e Hackett che ne hanno gia' spesi tre a testa.
Nei primi tre minuti del terzo quarto regaliamo sette tiri liberi agli avversari, mentre in attacco e' il solo Beli a provare a far qualcosa.
Due azioni Filloy Pascolo danno qualche segnale di vita all'attacco italiano.
Quintetto da small ball, ed il parziale dice 12 - 3 Italia portando il risultato sul 43 - 48.
Uscita dal time out di Boscia e gli avversari riprendono il pallino della partita, chiudendo il quarto sul 46 - 53.
Entra Burns e sembra dare una scossa di energia sui due lati del campo.
Finalmente si muove la palla in attacco, e la prima tripla della partita di Aradori seguita da una penetrazione in mezzo all'area portano il risultato in parita'. Contestualmente grandissima pressione difensiva sugli esterni del Montenegro, che iniziano a far fatica ad innescare i lunghi.
In campo Filloy, Aradori, Abass sostituito da Datome, Melli, Burns e 16 a 0 Italia.
Il black out montenegrino e' interrotto solo da cinque punti di Dubjevic e da una tripla di Djurisic, favoriti da un antisportivo visto solo dagli arbitri.
Si entra nell'ultimo minuto sul piu' uno Italia, gran difesa di Malli su Rice con rimbalzone di Burns.
L'attacco porta ad una gran tripla del Beli and game over.


Per tre quarti abbiamo visto una nazionale che in attacco e' stata al limite dell'invedibile, ha pero' avuto la capacita' di rimanere in partita ed attaccata all'avversario.
Grandissimo ultimo quarto partendo da un'ottima pressione difensiva riuscendo a non subire la strapotenza fisica montenegrina, portando l'attacco finalmente a muoversi.
Purtroppo continuano i problemi di playmaking, e pensiamo che questa squadra non possa prescindere dallo smallball.
Ci chiediamo se sia valsa la pena scegliere Cervi anziche' Cusin.

MVP: Marco Belinelli che ne mette 24 su una produzione totale di 67
Peggiori in campo: Cervi e Cincia














giovedì 17 agosto 2017

Addio infrazione di passi, altro colpo al cuore per i puristi del gioco

Cari puristi del basket, dal primo di ottobre dovrete dire addio a cose come queste:

https://www.youtube.com/watch?v=cgJ19AfpGlU


 La maestosita' di quei piedi perni con finta e tiro (primo minuto del filmato), o di quel passo con incocio, sara' inutile perche' grazie alla nuova regola sull'infrazione di passi introdotta dalla FIBA, non sara' piu' necessario essere in possesso di una tecnica sopraffina per fare queste cose.
I nuovi termini sull'infrazione di passi sono questi:

Travelling rule (Art. 25.2)
Purpose: To have a common worldwide travelling rule that better reflects the actions on the court.
New wording:
  • While moving an having one foot on the floor while catching the ball or ending a dribble the next foot or feet to touch the floor is "Step 1" and will become the pivot foot 


Gia' nello scopo avremmo qualcosa da dire, "per avere un unica regola mondiale sui passi che meglio rispecchi l'azione sul campo"!!!
Grazie a questa "novità" il passo con cui il giocatore raccogliera il pallone dal palleggio non verra' piu' contato.
Qualcuno sta pensando che adattare al resto del mondo una pessima regola NBA sia rispecchiare meglio l'azione sul campo.
Vedremo gente fare delle fantastiche passeggiate, ma se avessimo voluto vedere questa cosa forse saremmo andati a vedere la pallamano.


 Si passera', del veder fischiare come infrazione, grazie alle incapacita' precedenti,  l'arresto a un tempo passo e tiro (alzi la mano chi si ricorda di averne visto uno in tempi recenti), a vedere gente che camminera' per il campo con il pallone fra le mani.
Abbiamo gia' vissuto  per due anni il dilemma sulla classica virata, che per la Fiba era un movimento regolare mentre per il campionato italiano era passi. Grazie a questa regola dovrebbe tornare ad essere regolare per tutti.
E' chiaro che si cerchi di andare verso uno sport piu' atletico e forse spettacolare, ma cosi' pensiamo si vada a standardizzare ed appiattire tutto.
Vorremmo chiedere cosa ne pesano, gli allenatori delle giovanili che hanno passato ore, ad inchiodare il piede perno dei ragazzi, per far si' che imparassero una delle regole fondamentali di questo magnifico sport.
Cosi' si chiede semplicemente di avere in campo cinque giocatori che saltino e tirino da tre, andando a snaturare quella necessita' di intelletto e tecnica che avevano, purtroppo stiamo gia' parlando al passato, caratterizzato quel magnifico gioco che si chiamava pallacanestro.
Rimaniamo in attesa della prossima buffonata.
John Naismith perdonali perche' non sanno quello che fanno.

M.

domenica 13 agosto 2017

Triangolare di CagIiari: Italia 73 - Turchia 53

L'Italbasket, dopo che in mattinata sono arrivate le esclusioni di Flaccadori e Fontecchio, affronta la Turchia nell'ultima partita del triangolare di Cagliari.
A questo punto rimangono in 15 a giocarsi il posto per l'Europeo.
Prima di iniziare il commento alla partita una dedica particolare a Nico Mannion che, nel pomeriggio ne mette 42 contro la Russia nel torneo continentale u16.
L'Itaia parte con il suo ormai classico quintetto: DH, Beli, Datome, Melli e Cervi.
Buon inizio di Gigi Datome con 4 punti dall'angolo a cui aggiungere un contropiede ed una tripla del Beli per il 9-1. Da segnalare quattro rimbalzi offensivi della coppia Cervi Melli.
Dopo quattro minuti di gioco sul 14 - 4. per la panchina turca diventa necessario un time out, visto il tentativo di fuga degli azzurri. 
Primi due cambi con l'entrata di Filloy e Biligha, continua comunque l'ottima circolazione di palla in attacco. Il Beli si guadagna una gita da tre tiri liberi subendo fallo stile Harden.
A tre minuti dalla fine del primo quarto Messina ha gia' fatto ruotare nove giocatori, e caratteristica costante la grande energia messa in campo con il dominio a rimbalzo su entrambi i lati del campo.
Il tabellone dopo il primo quarto dice 23 - 13, e il Beli gia' in doppia cifra.
Guler prova a dare una scossa all'attacco turco, risponde Nick Melli piazzando il sesto assist e sesto rimbalzo della partita.
Continuano le grandi difficolta' dell'attacco ospite, spesso costretto al tiro dalla lunga distanza ed a giocare al limite dei 24".
Siamo quasi allo show time con Beli che mette nelle mani di Biligha una palla deliziosa, e Pascolo che si toglie la soddisfazione di stoppare Osman.
Un paio di passaggi a vuoto in attacco ed i turchi, che vogliono sfruttare il fisico di Erden,  sembrano riaprire la partita. 
E' Datome con una rubata conclusa con schiacciata in contropiede solitario che porta l'Italia a riprendere il filo del discorso.
Si fa vedere anche Dada Pascolo con due rubate difensive.
L'Italia chiude piu' 21 a meta' partita, con gli ospiti che producono solo 24 punti.
Si riparte ed e' 6 - 0 turco firmato Dickson e Guler,  che dopo il time out immediato di Ettore Messina, si trasforma in un 12 - 0 frutto di quattro triple consecutive.
In questa parte di partita non ci sta piacendo Filloy alla guida dell'attacco azzurro, che diventa troppo macchinoso perdendo la fluidità fin qui messa in mostra.
La turchia vince il terzo quarto, non per demerito degli azzurri, ma solo grazie alle sei triple infilate spesso negli ultimi secondi dell'azione.
Si parte per l'ultimo quarto e l'Italia spinge subito sull'acceleratore, con Dada Pascolo a toccare tutte le palle vaganti che passano dalle sue parti. Regala anche un assist no look a Gigi Datome. 
Tanti minuti in campo per Paul Biligha ripagati con tanta energia e presenza sotto canestro, facendo capire ad Erden che dovra' guadagnarsi ogni centimetro con tanto sudore.
Piu' 26 a cinque minuti dalla fine parlano chiaramente di game over, eppure la difesa italiana continua ad essere asfissiante.
Si chiude sul 73 - 53 ed Italia ancora imbattuta.


Nostro MVP: Nick Melli, con menzione speciale per il gran lavoro in difesa fatto da Daniel Hackett.
In conclusione difesa forte degli esterni, con la scelta di non cambiare sul P & R,  Dickson oscurato e mai in grado di prendere in mano la squadra.
La difesa allungata proposta dai turchi affrontata con la dovuta calma e concentrazione.
Belinelli, Datome e Melli che erano stati chiamati a prendere la squadra per mano, hanno risposto presente all'appello di Messina.
Nonostante la differenza di tonnellaggio, il bilancio a rimbalzo e' favorevole agli azzurri.
Ci e' piaciuta davvero tanto la coppia Pascolo Biligha .
Nonostante i netti miglioramenti messi in mostra da DH, alle sue spalle vediamo un grande deserto che alla lunga diventerà un problema.

Da segnalare per l'ennesima volta la mancanza delle statistiche da parte di Sky.

M.




giovedì 10 agosto 2017

I grandi Pipperi in BiancoRosso

Nel deserto del basket di inizio agosto, ci siamo divertiti a cercare i Pipperi delle varie annate Olimpia.
Non ci siamo azzardati ad andare piu' indietro del 2000, perche' la memoria e' quella che e' e, salvo casi ecclatanti, avremmo potuto sparare nel mucchio sbagliando.
Non sempre abbiamo trovato vere pippe, ma giocatori che hanno giocato stagioni da pippe.
Naturalemente si tratta di opinioni personali.

  • Stagione 1999-2000, annata che ci mette subito in crisi con diverse nomination. Prevale Jeremic di un'incollatura su Ramos e Larssen. Premio speciale della giuria a Mike Gizzi, che dominera' in seguito nelle serie minori.
  • Stagione 2000-01, vincitore incontrastato Jonathan Garavaglia, che beneficia dell'addio dopo una partita di Rasul Salahuddin. Quest'ultimo ando' in seguito a dominare il campionato cipriota.
  • Stagione 2001-02, forse una delle stagioni piu' prolifiche a livello di Pippe. Per capirci la stagione dei tiri liberi sbagliati per rimanere in A1. Vincitore per distacco Kantrail Horton, che terminata l'esperienza milanese fini' a giocare in Austria. Miglior azione del campionato infrazione di passi fischiata per essere inciampato nelle propie stringhe. Premio speciale della giuria a Roberto Bergersen, per aver lanciato a terra la sacra maglia durante un time out.
  • Stagione 2002-03, anche qui un fuoriclasse del settore Duane Simpkins. Fu precursore della diaspora attuale andando a giocare in CBA. Fuori classifica lo sponsor della stagione "Pippo" . Che dire...
  • Stagione 2003-04, scelta difficile per questa annata, preferiamo di un'incollatura Rod Sellers. Nostro personale MPP Artiglio Caja, tagliato alla 28a giornata.
  • Stagione 2004-05, difficile trovare una pippa in una stagione quasi perfetta, per esclusione titolo allo sloveno Marko Maravic.
  • Stagione 2005-06, viste le premesse con cui e' arrivato spetta a Preston Shumpert, il titolo di pippa dell'anno. Per inciso dopo questa stagione non si riprendera' mai piu'.
  • Stagione 2006-07, parere personale soprattutto per certi attegiamenti Nate Green. Menzione speciale per lo sloveno Marko Tusek.
  • Stagione 2007-08, altra stagione prolifica, sprint a tre, in cui la spunta Cheyne Gadson, che il prossimo anno illuminera' il campionato marocchino. Sul podio con lui Anthony Giovacchini e Reece Gaynes.
  • Stagione 2008-09, pur non essendo catalogato nella sezione vere pippe", campionato veramente deludente per Luca Vitali.
  • Stagione 2009-10, non abbiamo alcun dubbio sul titolo al "miglior play degli ultimi dieci anni" Morris Finley feat. Livio Proli.
  • Stagione 2010-11, anche qui un uomo solo al comando Oleksiy Pecherov. Menzione speciale per Mike Nardi e Benjamin Eze.
  • Stagione 2011-12, per questa stagione non parliamo di vera pippa, ma di qualcuno che ha reso molto mendo delle aspettative Drew Nicholas, che salutera' la squadra a meta' campionato.
  • Stagione 2012-13, la scelta per questa stagione ci ha mandato in crisi. Primo posto a David Chiotti di un'incollatura su Antonis Fotsis, che pippa non e'. In quel campionato pero' gioco' a livelli veramente bassi. Dedica speciale alle schiacciate mancate di Pops Mensah Bonsu.
  • Stagione 2013-14, quando riporti a casa lo scudetto dopo una vita, non puoi nominare nessuno.
  • Stagione 2014-15, dominio di Shawn James, seguito da un Linas Kleiza in pre pensionamento.
  • Stagione 2015-16, anche qui stagione da scudetto, ma in squadra uno dei grandi dominatori della classifica Stanko Barac. Lui e  Gani Lawal si candidano al titolo di coppia di lunghi piu' scarsa della storia di questa squadra.
  • Stagione 2016-17, continua la tradizione dei lunghi Miroslav Raduljica. Premio speciale "LO HA VISTO TUTTO IL FORUM" all'Assenza della Dirigenza.            
 P. & M.                                       

mercoledì 9 agosto 2017

Settori giovanili, una fonte in esaurimento?

Prendiamo spunto da una recente intervista di Marco Crespi, che abbandonati i panni di telecronista, da noi sinceramente poco apprezzati, torna a parlare di basket giovanile con la competenza che lo contraddisitingue.
Basket giovanile che sara' uno dei temi costanti di questo blog.

http://www.italhoop.it/2017/08/02/italhoop-intervista-marco-crespi/



Lo stato di salute del basket italiano non è buonissimo. Uno dei motivi di questa situazione e' l'involuzione dei settori giovanili. 
Il triangolo Milano - Varese - Cantu' con un bacino da cui pescare veramente notevole ha prodotto, negli ultimi venti anni, ben tre giocatori di livello medio alto, Mordente - Michelori - Abass, con quest'ultimo che deve ancora dimostrare di poter stare a pieno a questo livello.
Teniamo presente che dopo dieci anni di Armani Junior Program  sarebbe lecito  potersi aspettare qualche risultato.
Spesso si e' detto che l'LBA concede poco spazio ai giovani a causa della diminuzione percentuale di giocatori italiani tesserabili. Se pensiamo anche solo alla LegaDue  con trenta squadre e l'80% dei giocatori a referto italiani abbiamo comunque lo stesso risultato: lo 0 o poco piu'. Quest'anno i nomi che vengono  possono avere un minino di futuro a livelli superiori essere Moretti, Candi . Oltretutto molte squadre che hanno puntato alla promozione si sono rinforzate andando ad integrare il roster con grandi vecchi.
Uno dei fattori fondamentali di questa crisi riteniamo sia la riduzione degli investimenti economici destinati ai giovani.
In una lega A dove i budget delle società sono sempre piu' risicati, poche hanno la possibilità o capacità di mantenere settori giovanili di livello, comunque non ottenendo risultati continuativi.
Anche per quanto sopra, diventano attrattive le possibilità di andare a giocare in NCAA in genere in college di medio livello, che pero' garantiscono ai giocatori un'organizzazione ben precisa con staff di professionisti dedicati alla crescita tecnica ed atletica dei ragazzi.
Scelta recentemente effettuata da Davide Moretti, e prima di lui da Mussini per citare due dei casi piu' eclatanti. E da qui potrebbe arrivare il prossimo vero talento secondo il nostro pensiero, Nico Mannion.
Altro fattore che riteniamo fondamentale nell'involozione è il cambiamento nelle  filosofie di allenamento.
Negli ultimi anni il fenomeno prevalente in Italia e' quello di privilegiare ragazzi con caratteristiche fisiche molto sviluppate, tralasciando tecnica e conoscenza del gioco. Avendo l'idea di costruire su un gran telaio motori e centraline non sempre esistenti in partenza, la conseguenza e' quella di vedere in campo giocatori che, ad esempio, in difesa non sanno come posizionarsi per gestire il lato debole.
Senza contare poi che la tendenza è di insegnare a tutti i ragazzi a ricoprire qualsiasi ruolo a discapito della qualità. La fantasia è stata messa da parte. Abbiamo ragazzi bravissimi nei fondamentali, ma incapaci di leggere il gioco.
Come dice Crespi non ci sono piu' le posizioni canoniche, secondo noi il non avere piu' questi ruoli ben definiti crea al contempo perdite di valore su alcune caratteristiche di questo gioco.
Guardando alcune partite dell'europeo U18 abbiamo notato che il pivot classico e' una specie in via di estinzione, a cui si associa la quasi totale incapacità di gioco spalle a canestro, nonche' la gestione della palla in and out.
Un'ultima considerazione, l'ultima formazione nazionale U20 che ha portato buona parte dei suoi componenti a calcare i parquet della LegaA da protagonisti, e' quella del 2011 (Gentile, Melli, Denicolao, Moraschini, Fontecchio, Ceron, Baldi Rossi, Polonara, Vitali, Cervi, Traini).
Un altro elemento è la mancanza della conoscenza del gioco. Spesso i ragazzi guardano l'NBA di cui conoscono vita morte e miracoli ma poi sappiamo bene che il basket europeo è ben altra cosa.
Anzi per come la vediamo noi in questo momento il miglior basket a livello tecnico lo si vede in Eurolega.

P & M

martedì 8 agosto 2017

Che fine hanno fatto? parte seconda


Ecco il seguito del post relativo ai giocatori che hanno vestito la casacca BiancoRossa che ancora oggi calcano i parquet.

  • Stagione 2010-11
    • Oleksiy "Bradipo" Pecherov (2010-11, chiude la stagione 2016, al Sagesse Al Hekmeh Beirut, squadra di bassa classifica del campionato libanese;
    • Gabriele Ganeto (2010-11), inizierà la sua terza stagione a Trapani in LegaDue
    • Nicolo' Melli (2010-15), dopo due stagioni al Bamberg di coach Trinchieri, tentera' il grande salto raggiungendo Gigi Datome al Fenerbache.
  • Stagione 2011-12
    • Alessandro Gentile (2011-17), stagione tribolata ridivisa tra Italia, Grecia ed Israele. Cerchera' il rilancio alla Virtus in compagnia del fratello e di Pietro Aradori;
    • Ioannis Bourousis (2011-13), dopo essersi tolto la soddisfazione di vincere un'Eurolega in quel di Madrid, ultima stagione giocata in patria al Panatinaikos. Nella prossima sandra' a monetizzare agli Zejiang Guangsha Lions in CBA;
    • Omar Cook (2011-12), fu il capitano per quella stagione, giochera' la prossima stagione all'Estudiantes Madrid, partecipando alla Champions League;
    • Antonis Fotsis (2011-13), a fine stagione ha lasciato il basket professionistico vincendo il titolo greco con il Panatinaikos. Continuera' a giocare in serie C greca all'Ilysiakos Atene squadra in cui aveva iniziato la sua carriera.
    • Leon Radosevic (2011-13), iniziera' la sua terza stagione consecutiva a Bamberg
    • JR Bremer (2011-13), ha iniziato la stagione 2016 in Libia, concludendola a Limonges, attualmente e' free agent;
    • Jacopo Giachetti (2011-13), prosegue la discesa lungo la pianura padana, nell'ultima stagione a Mantova. Giochera' il prossimo campionato a Ravenna;
    • Ariel Filloy (2008-12), campione d'Italia alla Rayer, con un paio di partite da vero protagonista, la prossima stagione sara' ad Avellino. E' attualmente in ritiro con la nazionale italiana.
    • Justin Dentmon (2012) firmato per i play off di quella stagione. Lo scorso campionato dopo alcune apparizioni al Galatasaray si e' trasferito in Cina agli Shandong Goden Stars;
    • Malik Hairston (2011-13) chiude la stagione all'Aek Atene, passera' all'Hapoel Gerusalemme;
    • Andrea Amato (2011-12 / 2015-16) abbandona ufficialmente la famiglia Olimpia con una lettera d'amore affidata ai social. Nella prossima stagione sarà in LegaDue a Verona.
  • Stagione 2012-13
    • Keith Langford (2012-14), passera' dal freddo di Kazan agli Shenzhe Leopards, unendosi alla schiera di giocatori che si reca in Cina per massimizzare i guadagni;
    • Marques Green (2012-13), chiude la stagione ad Avellino, attualmente e' free agent;
    • Rok Stipcevic (2012-13), iniziera' la sua terza stagione alla Dinamo Sassari;
    • Richard Hendrix (2012), solo mezza stagione a Milano, ha maggior fortuna girando per l'Europa, la prossima stagione sara' al Galatasaray.
  • Stagione 2013-14
    • Samardo Samuels (2013-15), ha chiuso la scorsa stagione a Brindisi, attualmente e' free agent; 
    • Curtis "the Shot" Jerrels (2013-14) e' campione d'Israele con l'Hapoel Gerusalemme, con cui giochera' anche la prossima stagione;
    • Daniel Hackett (2013-15), stagione caratterizzata da un brutto infortunio. Lascera' la maglia dell'Olympiakos per passare a Bamberg. Probabilmente fra i 12 di Messina al prossimo europeo; 
    • David Moss (2013-15), una buona stagione alla Leonessa Brescia con la conquista della final8 di coppa Italia. Confermato;
    • Gani Lawal (2013-15), ha disputato l'ultima stagione con la maglia di Sassari, giochera' il prossimo campionato in Turchia al Kareispor;
    • Kristjan Kangur (2013-14), stagione tribulata in quel di Varese per l'ala Lettone, contratto biennale in essere;
    • Marquez Haines (2013), solo uno scampolo di stagione per poi entrare nella trattativa che portera' DH a Milano. Campione d'Italia con Venezia, riconfermato anche per la prossima stagione;
    • Angelo Gigli (2013-15), il prossimo anno lascerà Ferentino con destinazione Rieti;
    • Mohamed Touré (2013-14), ottenuta la promozione in Legadue con Orzinuovi, confermato;
  •  Stagione 2014-15
    • MarShon BErooks (2014-15), viaggia a quarantelli in Cina agli Jiangsu Dragon, dove e' stato compagno di squadra di Samardo Samuels; 
    • Joe Ragland (2014-15), la prossima stagione lascera' Avellino destinazione Kuban;
    • Frank Elegar (2014-15), continua la sua carriera russa passando da Krasnojarsk a Kuban dove ritrovera' Joe Ragland;
    • Shawn James (2014), trascina le sue ginocchia ai Cariduros de Fajardo in Portorico;
    • Trenton Meacham (2014), continua a giocare in Francia all'Asvel;
    • Jonathan Tabu (2015), ultima stagione a Bilbao conquistando la riconferma per il prossimo anno.
  • Stagione 2015-16
    • Krunoslav Simon (2015-17), dopo una stagione non fortunata andra' in Turchia all'Efes
    • Jamel McLean (2015-17), sempre maglia biancorossa per il prossimo anno ma sara' quella dell'Olympiakos Pireo;
    • Oliver Lafayette (2015-16), dopo una stagione a Malaga, torna in Italia alla Virtus dove ritrovera' AleGent;
    • Milan Macvan (2015-17), altro guerriero che continuera' a vestire il biancorosso, questa volta in Baviera a Monaco, dove sara' agli ordini di coach Djordjevic;
    • Rakim Sanders (2015-17) andra' a fare bolle con il chewingum a Barcellona, contratto per un solo anno;
    • Esteban Batista (2016), ha trovato la sua dimensione facendo il pendolare fra Cina ed Italia, vince lo scudetto con Venezia insieme a tanti ex "milanesi".
    • Charles Jenkins (2015-16), dopo un ottima stagione alla "sua" Stella Rossa, l'uomo da Buccinasco andra' in Russia al Kimki
    • Robbie Hummel (2015), dopo aver paventato il ritiro e' riapparso sui campi da gioco al Kimki;
    • Daniele Magro (2015-16), una buona stagione a Pistoia agli ordini del Diablo Esposito.
  • Stagione 2016-17
    • Ricky Marciano Hickman (2016-17), andra' a Bamberg con Daniel Hackett
    • Miroslav Raduljica (2016-17), raggiunge MarShon Brooks agli Jiangsu Dragons, giochera' naturalmente un ottimo europeo...
M.

     
     

lunedì 7 agosto 2017

Che fine hanno fatto? Parte prima


In attesa delle prossime amichevoli della nazionale e del raduno della nosta amata Olimpia, ci siamo dedicati a creare un post sui giocatori che hanno vestito la casacca BiancoRossa e, che ancora calcano i parquet.
Piu' che un chi li ha visti e' un dove sono finiti.


  • Partiamo dagli Higlander:
    •   Andrea Michelori, prodotto delle giovanili dopo sette stagioni in serie A abbandonò l'Olimpia nel 2003.  Nell'ultima stagione ha militato nella Virtus...,  e' indeciso se appendere le scarpe al chiodo od affrontare un altro campionato.
    • Mario Gigena, a Milano dal 2003 al 2007, ha chiuso la stagione in DNB a Cecina.
    • Manuel "Truzzo" Vanuzzo, 2002-2004, dopo due stagioni ad Udine, giochera' il prossimo campionato di serie B in quel di Cagliari 
  •  Stagione 2003-2004
    • Beno Udrih (16 partite in finale di stagione), una lunga carriera in Nba, con un ultima stagione a Detroit, smazzando comunque 3,5 assist a partita.
  • Stagione 2004-2005
    • James Singleton (2004-05) divide l'ultima stagione tra Maccabi Kyriat Gat (Israele) e Seoul Sk Knightts (Corea);
    • Daniele Cavaliero (2004-06) anche lui divide l'ultima stagione tra Varese e Trieste dove gioca la finale play off di LegaDue con la maglia che lo ha visto nascere cestisticamente.
  • Stagione 2005-2006
    • Massimo "Il Bullo" Bulleri (2005-07 e 2008-09) chiude la stagione con il ritiro dal basket giocato in quel di Varese.
  • Stagione 2006-07
    • Danilo Gallinari (2006-08 e 2011 durante il Lock Out NBA) ha firmato ad inizio estate un ricco contratto che lo porta ai Los Angeles Clippers dopo sei stagioni a Denver.
  • Stagione 2007-08
    • Fabio Di Bella (2008) dopo aver pensato al ritiro ha giocato l'ultima stagione in LegaDue a Casale Monferrato;
    • Pietro Aradori (2007-08) e' stato uno dei pezzi forti del mercato italiano. Dopo che Torino  ha cercato di creare la squadra intorno a lui, passa a sorpresa alla Virtus;
    • Cheyne Gadson  (2007 otto partite prima del taglio) gioca l'ultima stagione al Chabab Rif al Hoceima in Marocco, in roster anche per la prossima stagione;
    • Herve' Toure' (2007 sei partite seguite da taglio) la scorsa stagione allo Chemidor Teheran, per il prossimo campionato ha firmato allo Estudiantes Concordia in Argentina;
    • Stefano Gentile (2007-08) la scorsa stagione si e' diviso tra Reggio Emilia e Bologna sponda Virtus, con la quale disputerà anche la prossima stagione.
  • Stagione 2008-09
    • David "Il Falco" Hawkins (2008-09 e 2010-11), dopo una lunga sospensione legata al doping, tenta il rientro agonistico a Sustinente in serie C Silver. Una sola partita e viene bloccato dall'applicazione restrittiva dei regolamenti sugli stranieri.
    • Mike Hall (2008-2010) carriera costellata di infortuni, ha chiuso l'ultima stagione da protagonista a Biella in LegaDue, in questo momento e' free agent;
    • Luca Vitali (2008-09) ultima stagione alla Leonessa Brescia con cui ha un contratto anche per il prossimo anno, si sta giocando la possibilità di giocare i  prossimi europei con la nazionale italiana.
  • Stagione 2009-10
    • Jonas Maciulis (2009-11) chiude la sua esperienza milanese con un brutto infortunio. Al Real Madrid dal 2014 con cui vince l'Eurolega. Rimane colonna portante della nazionale lituana;
    • Stefano "Mancio" Mancinelli (2009-12), anche per la prossima stagione sarà alla Fortitudo in LegaDue;
    • Jeff Viggiano (2009-11) chiude la stagione da campione d'Italia a Venezia, ha recentemente annunciato il suo ritiro;
    • Alex Acker (2009-10) stagione 2016/17 a Cantu', attualmente free agent;
    • Ianes Luca (2009-10) ultima stagione in serie B a Vicenza.

 Il seguito alla prossima puntata.

M.



mercoledì 2 agosto 2017

Ettore lancia il masso


Parole dure quelle di coach Messina nell'intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica

http://www.repubblica.it/sport/basket/2017/08/01/news/messina_e_l_italbasket_traditi_da_gallinari_gesto_inaccettabile_e_un_uomo_di_30_anni_-172099715/

Come al solito titolone sul caso del giorno, anche se all'interno dell'intervista sono molti i temi affrontati con schiettezza dal coach della nazionale.
Probabilmente alcune cose sono dette grazie alla certezza di essere a fine mandato.
Prima cosa la stoccata lanciata sul fatto di voler identificare la squadra con un unico uomo.
A fronte di una forte perdita di talento con l'assenza di Gallinari e Gentile, ebbene si' Gentile, perche' per quanto se ne voglia discutere Alessandro e' un talento, il buon Ettore lancia quello che e' ben piu' di un sasso, direi un masso:

Sorvoliamo. Un altro luogo comune vuole che si vinca con cestisti abituati a vincere. E lei ne ha pochini.
"Dipende se hai vinto con ruolo da protagonista o meno, non è la stessa cosa. Posso essere stato molto bravo in un team dove c'erano due giocatori che erano punto di riferimento, ma non è detto che quando tocca a me essere il faro io ne sia in grado".


Certamente la domanda era automaticamente un assist. Alcuni nella risposta vedono chiamato in causa il Beli, ma riteniamo che i principali chiamati in causa siano Gigi Datome e soprattutto Nick Melli.
Due bravi ragazzi a livello caratteriale ma anche due giocatori che fin qui nella loro carriera non si sono mai dovuti prendere sulle spalle la squadra, o che comunque non hanno mai dimostrato di volerlo o poterlo fare.

Il buon Nick nelle sue due migliori stagioni milanesi, non e' stato mai la prima opzione come ala grande, conquistando poi maggior spazio grazie all'evanescenza di Kleiza ed alla situazione fisica non ottimale di CJ e Kangur. Attestandosi comunque a non piu' di 20 minuti di media giocati a partita.
Da ricordare comunque gli ultimi due minuti della finale scudetto 2013/2014, dove Niccolo e' stato grande protagonista avendo comunque di fianco AleGent in trance agonistica assoluta e DH in uno dei suoi migliori momenti milanesi.


Diversa la situazione affrontata a Bamberg dove il minutaggio si e' alzato notevolmente, con una presenza costante in quintetto ed un minutaggio vicino ai 30 minuti a partita.
In una squadra in cui la pressione e' pari allo 0, e con la leadership affidata a Caseur e Zisis.
Bamberg che comunque non ha raggiunto i play off di Eurolega.
Speriamo che la tirata del buon Ettore sia da viatico a quello che lo aspetta ad Istanbul.

Per quanto riguarda il buon Gigi il discorso e' leggermente diverso avendo scelto di tornare in Europa alla corte di Re Zeljko, dopo un'esperienza deficitaria in Nba. 
Due buone annate in Eurolega in cui, a livello di numeri e di presenza la prima si fa preferire alla seconda, nonostante il risultato finale sia stato ben diverso.
Anche qui i leader della squadra sono stati altri in entrambe le annate.

Il masso e' stato lanciato ora vediamo i due ragazzi cosa sapranno fare.

M.

#siamounasquadranonunafamiglia

Zalgiris Kaunas - Olimpia Milano 83 - 78 - il pagellone

James: 6 - Male al tiro dalla lunga distanza. Sanguinose le due perse nel finale. Smazza 7 assist. Micov:  6,5 - Pessime percentuali al...